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UNA POLTRONA PER DUE: riferimenti finanziari e spiegazione del finale!

“Vendo 200 aprile a 142”, è una delle frasi più enigmatiche della storia del cinema.
Nel finale di “Una poltrona per due”, film che compie quarant’anni quest’anno e viene trasmesso da Mediaset ogni Natale dal 1997, si affronta un passaggio complesso legato a concetti economici e finanziari. Prima di esaminare il finale, ripercorriamo brevemente la trama.

Il film, con il titolo originale “Trading Places”, segue le storie di Louis Winthorpe (Dan Aykroyd), un ricco e antipatico broker finanziario, e di Billy Valentine (Eddie Murphy), un furbo e sgangherato senzatetto. Le loro vite si intrecciano a causa di una scommessa tra i fratelli Duke, due ricchi taccagni in preda ala noia. La scommessa prevede uno scambio inconsapevole delle posizioni economiche e lavorative dei due protagonisti. Dopo aver scoperto il piano, Winthorpe e Valentine si alleano per vendicarsi attraverso un’operazione finanziaria.

Ora focalizziamoci sugli aspetti tecnici. La società Duke & Duke opera nel trading di titoli legati a beni di consumo (come caffè, grano, pancetta di maiale, succo d’arancia, oro, argento). I clienti piazzano ordini basati sulle loro previsioni riguardo alle merci, e i Duke eseguono gli ordini in Borsa, operando nel mercato finanziario dei FUTURES senza acquistare fisicamente la merce.
I futures si basano sulla legge fondamentale dell’economia, ossia la domanda e l’offerta. Quando un bene o servizio è abbondante, il suo prezzo sarà basso, ma se la domanda aumenta, il prezzo salirà a causa della minore disponibilità sul mercato. Ad esempio, come in questo caso, se ci sono molte arance, il prezzo sarà basso, ma in caso di raccolti scarsi a causa di condizioni climatiche avverse, il prezzo aumenterà a causa della rarità del prodotto.
Ora, per quanto riguarda i futures, sono contratti tra due parti che concordano di scambiare una quantità specifica di merce (il “sottostante”) a un prezzo prefissato, in una data futura. Solo in questa data avverrà lo scambio, al prezzo concordato al momento della sottoscrizione del contratto. Fondamentalmente, si scommette sul futuro valore di un prodotto, anche se non si possiede fisicamente la merce al momento della stipula del contratto. Chi vende il contratto non possiede la merce, e se prevede o sa che il prezzo diminuirà in futuro, può vendere la merce a un prezzo elevato, guadagnando dalla speculazione quando acquisterà effettivamente la merce a costi inferiori. Il profitto deriva dalla differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto successivo.

Bene, ora siamo pronti a capire il finale: partiamo!!
Qui potete trovare la sequenza finale del film, a cui si riferisce la spiegazione: https://youtu.be/B8IoK2VFCwg
L’operazione speculativa si basa sul rapporto annuale del Dipartimento dell’Agricoltura americana riguardante la produzione di arance. Questa comunicazione può influenzare il prezzo del prodotto finanziario legato al succo d’arancia. Se si prevede un raccolto scarso, il prezzo aumenterà; se si prevede un raccolto abbondante, il prezzo scenderà.
I fratelli Duke hanno corrotto un commissario governativo per ottenere in anticipo il rapporto annuale del Dipartimento dell’Agricoltura sul raccolto di arance. Il rapporto autentico indica un buon raccolto, il che significa che il prezzo del succo d’arancia è destinato a diminuire una volta che il rapporto sarà reso pubblico.
Winthorpe e Valentine manipolano la situazione fornendo ai fratelli Duke un rapporto opposto con dati che suggeriscono un pessimo raccolto. I Duke si aspettano un aumento del prezzo dovuto alla presunta scarsità del raccolto e istruiscono i loro trader a comprare in modo massiccio, a prescindere dal prezzo di acquisto. La loro previsione è che, al momento della divulgazione della notizia (secondo loro, un rapporto sfavorevole), il prezzo aumenterà notevolmente.
Alle 9:00 aprono quindi le contrattazioni, prezzo di apertura di 102. Da questo momento il prezzo comincia a salire poichè gli operatori del mercato si uniscono alla tendenza d’acquisto innescata dai Duke, acquistando anch’essi.
Sin qui ci siamo.
Prezzo a 102, 106, 108, 117, 132, 139, 142.

“Vendo 200 aprile a 142!”, ad un certo punto urla Winthorpe.
(tradotto: vendo 200 futures in cui prometto di vendere il succo di arance ad aprile al prezzo di 142). Winthorpe sa che il raccolto è buono e prevede che il prezzo futuro sarà più basso del prezzo attuale. Vendere una grande quantità di merce sul mercato aumenta l’offerta e fa scendere i prezzi. La prima vendita innescata da Winthorpe scatena una reazione a catena. Alcuni speculano al ribasso insieme a loro, mentre altri, avendo comprato all’inizio della sessione a 102, accettano l’offerta di vendita di Winthorpe a 142.
Quando il Commissario dell’Agricoltura annuncia in TV un buon raccolto nonostante l’inverno rigido, tutti (compresi i Duke) cominciano a vendere per tamponare le perdite in previsione di un prezzo più basso dovuto alla prevista abbondanza di arance e succo d’arancia, facendo scendere vertiginosamente i prezzi.
102, 96, 85, 77, 56, 46.
Ecco Winthorpe e Valentine si “ricoprono” e cominciano a comprare quando il prezzo arriva a 46 e chiudono la loro operazione speculativa.
I nostri due protagonisti hanno quindi “venduto allo scoperto”, stipulando contratti per vendere arance che non possiedono ancora, a un prezzo elevato e successivamente comprando arance a un prezzo notevolmente più basso. I Duke, invece, scommettono al contrario e finiscono sul lastrico chiudendo con 394 milioni di dollari di perdite al termine della seduta.

Ricapitolando:
Prima hanno venduto 200 pezzi ad un prezzo di 142.
Poi hanno comprato 200 pezzi ad un prezzo di 46.
I 200 pezzi venduti compensano i 200 pezzi comprati.
Il loro guadagno è del 208% (la differenza tra 46, prezzo di acquisto, e 142 prezzo di vendita).
Al contrario, i fratelli Duke hanno perso una marea di denaro e sono andati in rovina.
Questo perché hanno comprato per tutta la prima parte di ascesa (a 102, a 108, a 132, a 142), e a fine sessione si trovano con un prezzo di 29.
Una perdita tra il 70% e il 90%, su cui avevano speculato gran parte del loro patrimonio (pensando di non poter perdere perché avevano il rapporto annuale sul raccolto). Winthorpe e Valentine hanno praticato quella che in finanza è definita operazione di “insider trading”, ovvero compiere transazioni di borsa sulla base di informazioni non pubbliche o riservate. Mentre negli anni Ottanta (il film è del 1983) questa pratica non era illegale negli Stati Uniti, dal 2010 è entrato in vigore un insieme di leggi che contrastano l’insider trading, ribattezzato colloquialmente “Eddie Murphy Rule”.

Concludiamo dicendo che questa è la dimostrazione di come anche un semplice film possa essere un ottimo spunto per comprendere dei concetti finanziari.
Non particolarmente complessi, certo, ma sicuramente non immediati per chi non ne ha conoscenza.


Questo è quanto, auguro a tutti un felice Natale!!