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Recuperare le perdite da fondi ed ETF: strategie efficaci per gestire le minusvalenze

Una minusvalenza si verifica quando si vende un titolo ad un prezzo inferiore rispetto a quello di acquisto.  Una volta realizzata, possiamo compensarla entro i successivi 4 anni. Una plusvalenza al contrario si verifica quando si vende un titolo ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto.

Nel caso specifico di fondi comuni ed ETF, non è però possibile compensare tra loro minusvalenze (ovvero perdite) e plusvalenze (guadagni). Questo perché secondo il nostro ordinamento tributario, le minusvalenze prodotte da ETF e fondi comuni vengono trattate come “reddito diverso” mentre le plusvalenze come “reddito di capitale”. Trattandosi di due redditi di natura differente non possono essere tra loro compensati. Profitti e perdite vanno a finire in due distinte categorie di redditi.

Ti faccio un esempio per essere più chiari.

Supponiamo che tu venda un fondo A registrando una perdita di 100 € (reddito diverso). Supponiamo inoltre che tu ne venda un altro (fondo B) registrando però in tal caso un guadagno di 100 € (reddito di capitale). In questo caso NON potrai detrarre i 100 € di perdita dal profitto ottenuto. Dovrai quindi pagare il 26% sui 100 € di guadagno derivante dalla vendita del fondo B anche se, valutando le due operazioni nel complesso non avrai prodotto nessun guadagno (100 guadagnati, 100 persi, la somma è 0). Le minusvalenze prodotte dal fondo A e non utilizzate ai fini della compensazione, finiranno così nel tuo cassetto fiscale e potranno essere utilizzate nei successivi 4 anni. 

Ora, la domanda che ne consegue è: come possiamo recuperare fiscalmente queste minusvalenze? La risposta è semplice: utilizzando plusvalenze da strumenti che generano “redditi diversi”. Vediamo di seguito quali sono questi strumenti:

AZIONI: i profitti realizzati sulle azioni sono considerati redditi diversi. Quindi una plusvalenza su azioni può non essere tassata se compensata con delle minusvalenze pregresse su ETF e fondi.

OBBLIGAZIONI E TITOLI DI STATO: Le cedole incassate sono considerate redditi di capitale e sono tassate contestualmente allo stacco cedola. Tuttavia, la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita di questi strumenti finanziari è considerata reddito diverso e può essere utilizzata per compensare le minusvalenze ETF o fondi pregresse.

CERTIFICATES, ETC E DERIVATI

In conclusione, generalmente fondi ed ETF sono utilizzati in portafoglio per obiettivi di medio/lungo termine e quindi non ci saranno molte operazioni di acquisto/vendita. Tuttavia, quando si effettuano tali operazioni, è bene considerarne anche l’aspetto fiscale.