COS’E’ IL RENDICONTO
Il rendiconto Mifid dei costi è il prospetto dettagliato di quanto hai pagato per i tuoi investimenti finanziari. Questa importante innovazione è stata introdotta dalla MiFID 2, una direttiva europea entrata in vigore nel gennaio del 2018 con l’obiettivo di proteggere gli investitori stabilendo una serie di obblighi per banche, intermediari finanziari e altre istituzioni del settore, in termini di trasparenza, chiarezza, comprensibilità e adeguatezza dei servizi offerti alla clientela.
Il rendiconto, che la tua Banca DEVE inviarti entro il 30 aprile, come specificato dalla CONSOB, fornisce quindi una panoramica dettagliata di tutti i costi che hai sostenuto per i tuoi investimenti. Tali costi non saranno più espressi solamente in forma percentuale, ma verranno indicati in valore assoluto, espressi in euro, sia nel loro totale che suddivisi nelle diverse categorie di spesa che li compongono.
Tra i principali tipi di costi che vengono inclusi si possono citare i costi di negoziazione, i costi di amministrazione, le commissioni di gestione, le commissioni di performance e i compensi vari che vengono pagati alla Banca e ad altre entità coinvolte.
Il prospetto dei costi deve chiarire l’impatto che questi costi hanno avuto sul rendimento complessivo degli investimenti, specificando le somme trattenute dall’intermediario e quelle percepite dalla società di gestione.
DOVE TROVARLO E/O COME OTTENERLO
Come scritto sopra, ogni anno la tua Banca DEVE (o avrebbe dovuto) inviarti il rendiconto costi e oneri dei tuoi investimenti, entro il 30 aprile. Dovresti averlo ricevuto a casa in formato cartaceo tramite corrispondenza ordinaria, diversamente puoi recuperarlo facilmente dal tuo home banking dalla sezione documenti. Se così non fosse, contatta la tua banca e richiedilo. Sono obbligati a fornirtelo (ma si sa, anche non molto felici di farti sapere quanti costi sostieni).
COSA PUOI CAPIRE DAL RENDICONTO
Tramite il rendiconto potrai vedere quante CENTINAIA o più spesso MIGLIAIA di euro hai speso annualmente per la gestione degli strumenti finanziari consigliati dalla banca o dal consulente finanziario. Secondo i dati pubblicati dall’ESMA (l’autorità europea che sovrintende ai mercati e agli strumenti finanziari), purtroppo l’Italia si colloca tra i Paesi europei con i costi più elevati: gli investitori italiani pagano molto di più rispetto ai loro omologhi europei per la gestione del proprio patrimonio. Per essere più precisi, il valore dei costi trattenuti ogni anno si attesta in media tra il 2% e il 4% delle somme investite (per essere chiari, su 100.000 € investiti, paghi più di 2.000 € all’anno). Mentre in altri settori un maggior costo di solito si traduce in un prodotto o servizio di migliore qualità, nel mondo finanziario accade spesso l’opposto: si paga molto per prodotti di scarsa qualità. Un approccio oculato ai costi è uno dei fattori chiave di una strategia di successo. Nel lungo termine, il risultato degli investimenti dipende in gran parte proprio dai costi sostenuti.
Oltre a ciò, attraverso il rendiconto è possibile individuare un’altra problematica, vale a dire la presenza di possibili conflitti di interesse. Sarà infatti possibile constatare quanto degli oneri sia destinato a remunerare gli intermediari per la raccomandazione degli strumenti finanziari, costi che non sempre risultano facilmente giustificabili. Non è raro che banche e reti di consulenza finanziaria propongano prodotti con compensi elevati, che spesso risultano più convenienti per l’intermediario che per l’investitore.
IL RENDICONTO NON TI È CHIARO?
Nessun problema. A breve uscirà un secondo articolo dove ti mostrerò il rendiconto dei miei investimenti. Lo analizzeremo voce per voce, individueremo e quantificheremo tutti i costi, in modo che attraverso un caso reale ti possa essere più chiaro come interpretare il tuo rendiconto.
Se invece hai già ricevuto il tuo rendiconto e vuoi saperne di più, non esitare a contattarmi. Sarò felice di rispondere gratuitamente e senza impegno a tutte le tue domande!!
